venerdì 13 aprile 2012

che succede o che potrebbe succedere con la plastica che differenziamo? visita all'impianto di trattamento della plastica SRI & ERREPLAST, Gricignano d’Aversa

In Campania esistono vari impianti di riciclo di imballaggi, uno di questi è quello   di separazione e trattamento della plastica della SEDA  SRI & ERREPLAST, che si trova a Gricignano d’Aversa.  Sono due impianti separati:


SRI l'impianto di separazione differenzia, plastica, metalli e cartone,mentre Erreplast l'impresa gemella  trasforma poi solo le bottiglie di pet. Gli altri materiali una volta separati vanno poi ad altri impianti produttivi anche in Campania. E' incredibile pensare che delle 40.000 tonnellate di bottiglie che si utilizzano in Campania solo 9.500 finiscano in questi impianti. Un percentuale di circa il 10 % degli scarti va poi all'inceneritore a cui va sommato un 7% di scarto di lavorazione. Il tappo delle bottiglie se non si separa dalla bottiglia viene riciclato anch'esso, se invece arriva separato viene incenerito, perdendosi un materiale prezioso, dato che il materiale di cui è fatto il tappo è polietilene. Il materiale viene prima di tutto scartato e separato, e li c'è la prima perdita del 10%, poi viene selezionato per tipo di plastica e colore e nel caso in cui sia possibile viene avviato all'impianto di trasformazione nell'edificio al lato. L'impianto di trasformazione è quello che è costretto ad acquistare gran parte del materiale che utilizza in altre regioni, e deve partecipare una volta a settimana ad un'asta per l'acquisto del materiale.Sembrerebbe che il materiale raccolto in Campania, di maggiore qualità sia più caro e quindi più difficilmente acquistabile dall'Erreplast.




Dopo la separazione per colore ed il lavaggio delle bottiglie il materiale viene controllato sia elettronicamente che dall'uomo prima di essere trasformato in scaglie o in altro derivato. 

Da questa visita sorgono vari quesiti: dove va la plastica non raccolta? in discarica o ad altre zone di trasformazione? Il Co.re.pla (consorzio della plastica)di tutti i consorzi è senza dubbio quello che controlla la minore percentuale di materiale riciclato, rispetto
per esempio al Comieco (consorzio carta e cartoni). Se i tappi sono di materiale così prezioso perchè una gran parte va a incenerimento?

Le ditte in questione si augurano di riuscire ad ottenere maggiori quantità di plastica in futuro e sarebbero anche disposte ad ingrandirsi per trattare una maggiore quantità di  materiale.

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